sabato 1 settembre 2007

IL MISTERO DELLA VITA



COSA C'E DI PIÙ' BELLO E MISTERIOSO AL TEMPO STESSO DEL SORRISO DI UN BAMBINO ?
LUI O LEI IN QUESTO CASO PERCHE' SORRIDE COSI' APERTAMENTE SENZA, FORSE NEMMENO, BEN SAPERLO ? PERCHÉ E' FELICE DI VIVERE IN QUEL MOMENTO COSI' COME AL CONTRARIO PIANGERÀ QUANDO SARA' UN PO' TRISTE, MAGARI PER FUTILI MOTIVI.
IO SONO CERTA DI UNA COSA , CHE SE RESTASSE NELLE PERSONE QUELLA SEMPLICITA' E QUELLA VOGLIA DI VIVERE ALLO STATO PURO, SENZA CONTAMINAZIONI DI SORTA , TUTTE LE COSE DELLA VITA DI OGNUNO DI NOI ANDREBBERO MOLTO MEGLIO. NON CI SAREBBE BISOGNO DI CONFLITTI INUTILI, DI RUMORI DI GUERRA MA AL CONTRARIO SAREBBE IL MOMENTO DI RIFLETTERE, E UN SOLO ATTIMO SAREBBE NECESSARIO,SUL MISERO DELLA VITA, NON SOLO LA NOSTRA , MA DI TUTTA QUELLA CHE CI CIRCONDA, CHE TROPPO SPESSO NON VEDIAMO NEANCHE PIU', PRESI SOLO DA NOI STESSI. SAREBBE , DIREI QUASI, TERAPEUTICO, ASCOLTARE IL RUMORE DEL VENTO TRA LE FOGLIE, IL CANTO DI UN USIGNOLO AL RISVEGLIO DEL MATTINO, OSSERVARE LO SPOSTARSI DELLE NUVOLE NEL CIELO TRASPORTATE DA CORRENTI DI ALTA QUOTA, IL RUMORE DI UNA CASCATELLA IN MEZZO ALLE MONTAGNE, CHE SCENDENDO SEMBRA UN RIVOLO DI VITA CHE STA PRENDENDO FORMA, E TANTE ALTRE COSE ANCORA, BASTEREBBE FERMARSI A GUARDARE PER UN SOLO ATTIMO, ED ALLORA CI SI RENDEREBBE CONTO DEL VALORE DELLA VITA, CHE MAI SI FERMA, NEMMENO DI FRONTE ALLA MORTE, ALLA SOPRAFFAZIONE DELL'UOMO SULL'UOMO, DI FRONTE ALLA VISIONE DELLA SOFFERENZA, DELLO STUPORE DELLA NASCITA, MA CHE CI LASCIA SEMPRE SENZA PAROLE: "BASTERA' GUARDARE NEGLI OCCHI DI CHI CI AMA E QUANDO RIUSCIREMO A VEDERCI RACCHIUSO DENTRO TUTTO IL MISTERO
DELLA VITA, POTREMO DIRE DI ESSERE VIVI VERAMENTE"
SHANTI, CON AMORE

domenica 26 agosto 2007

FRAMMENTI ANTICAMENTE ATTUALI



Il vostro amico Gwencalon ha da segnalarvi qualcosa d'interessante, frasi, fotogrammi senza tempo, apparentemente poco serie, ma decisamente penetranti, Lui prima dell'entrata di uomini che hanno tracciato solchi profondi nella Cultura, vuole cimentarsi in qualche frase ad effetto, eccone alcune uscite dal suo cervello bacato.

La politica serve per non risolvere i problemi, i quali devono essere risolti dalla gente comune.

Ci sono persone che hanno dubbi,i burocrati non né hanno, quindi in mondo progredirà attraverso i dubbi.

Ho chiesto ad un burocrate sé da giovane era creativo, poi ho visto sua moglie ed ho capito.

Ci sono persone così attaccate al denaro che sarebbero capaci di rubare denaro ad un elemosinante, per darlo ad un riccone in cambio di elemosine.

Ci sono scrittori pieni di arie, io preferisco scrivere a casa, con le finestre chiuse,così eviterò di prendermi un raffreddore.

Sono un ignorante e me ne vanto, è l'unico modo per evitare di partecipare ad un talk show.

Ci sono due tipi di realtà, quella che uno immagina debba avvenire, quindi ci lavora per determinarla,e quella imposta,per la quale sei seduto su un sofà a 5 cm da un burrone.

Bisogna ridere delle nostre superiorità, ed invece ridere delle nostre inferiorità, quindi per vivere bisogna far leva sulle nostre inferiorità.

Se qualcuno vi chiede del denaro per avere libero accesso all'eden, ditegli di aver appena comprato il Colosseo e di andare a ritirare l'assegno all'interno del circo da Felix V.

I geni sono poco appariscenti,quelli che dicono di avere molto acume sono in ogni dove, ma tolgono ogni dubbio sul loro sapere alla loro prima frase.

Un uomo politico sa tutto,un militante politico crede di agire per il bene comune, un aderente a qualche scuola di pensiero dice di voler salvare il mondo, io non ho di queste pretese, ma rido delle avversità della vita,diffido di quelli che vogliono salvare troppa gente, normalmente hanno il loro piede infilato in un tombino ed imprecano contro il mondo.

Ieri ho visto un dogmatico, era incerto se togliersi un moscerino da un occhio o evitare una trave di legno che gli stava cadendo sulla testa, ha scelto la prima opzione, per fortuna al momento dell'impatto il suo cervello non era presente, mentre dettiamo queste note non è ancora ritornato.

Gli incompetenti non sanno, ma sono umili,e vogliono conoscere,i competenti sanno tutto e sono pieni di sé, perciò il mondo deve essere messo nelle mani degli incompetenti.


Fin qui Gwencalon a fare da apripista, ma eco l'entrata di spericolati sciatori, sentiamo cosa hanno da dirci.

Oscar Wilde: Londra abbonda troppo di nebbie e gente seria, se siano le nebbie a produrre gente seria o la gente seria a produrre le nebbie, non saprei dire.

Albert Einstein: Non tutto ciò che può essere contato conta, e non tutto ciò conta può essere contato.

George Bernard Shaw: L'uomo ragionevole si adatta al mondo, l'uomo irragionevole pretende che il mondo si adatti a lui, perciò il progresso è opera degli uomini irragionevoli

Seneca: Non è mai esistito ingegno senza un po' di pazzia.

Mark Twain: Per avere successo nella vita, tutto quello che occorre sono l'ignoranza e la sicurezza di sé.

Rabindramath Tagore: Una vera educazione non può essere inculcata a forza dal di fuori,essa deve invece aiutare a trarne i benefici alla superficie, i tesori di saggezza nascosti sul fondo.

A De Saint-Exupery: Amare non è guardarsi l'un l'altra, ma guardare insieme nella stessa direzione.

Sun Tzu: Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento, bensì sottomettere senza combattere.

Ezra Pound: Il pensare divide, il sentire unisce.

Umberto Eco: La saggezza non sta nel distruggere idoli, sta nel non crearli mai.

Seneca:Solo chi non sa dove andare può arrivare lontano.

Mark Twain: Non abbandonare le tue illusioni, se le lascerai continueranno ad esistere, ma avrai cessato di vivere.

Oscar Wilde: L'immaginazione e una qualità che è stata concessa all'uomo per compensarlo di ciò che egli non è, mentre il senso dell'umorismo gli è stato dato per consolarlo di quel che egli è.

Bene la cavalcata è terminata, alla prossima

GWENCALON.

sabato 18 agosto 2007

Sulle orme di un eroe e del suo ronzino


UN MODERNO DON CHISCIOTTE, CON IL SUO RONZINANTE
E SANCHO PANZA ( optional di fiducia ).
Cari lettori,
Vi chiederete chi mai sarà stato a incarnare i personaggi più famosi del libro di Cervantes.
Ora vi tolgo subito la curiosità: l’attuale Don Chisciotte di Rieti, un personaggio che di comico alfine ha ben poco, il “folle” cavaliere, che in questo caso sarei io, vuole mostrarvi il problema di fondo dell’esistenza, cioè la delusione che l’uomo subisce di fronte alla realtà, che nel mio caso si è rivelata addirittura paradossale, che sembra annullare qualsiasi realizzazione di un qualsiasi progetto di vita al quale tutti hanno diritto, ma “io, no” molto probabilmente; questo non so bene da chi è stato deciso o dimenticato, ancor peggio.
Il mio Ronzinante, che sarebbe la mia fida sedia a rotelle, che è ancor più intelligente di chi l’ha costruita un giorno lontano, quando era stato deciso, non si sa bene da chi, che le sedie a rotelle non avessero alcun diritto a circolare liberamente, né che avessero accesso a rampe, a norma di legge naturalmente, che permettessero loro di accedere a quegli spazi comuni a tutti gli altri esseri mortali, né tanto meno ad entrare alla Banca d’Italia dove né il Ronzinante può entrare per prelevare assegni o contanti, né è concesso ad un qualsiasi impiegato anche dotato di guardia giurata di uscire dall’edificio perché illegale…ebbene, come dicevo pocanzi, la mia cavalcatura oggi ha visto veramente toccare l’apoteosi dell’idiozia, ed ora vi spiegherò perché.
Stamattina, avevo infelicemente deciso di uscire, per andare a farmi una messa in piega, solo perché la mia curatrice di look, Paola e la sua collega Sonia erano in ferie ed io dovevo partecipare ad una cena, così uscendo ignara completamente di ciò che sarebbe poi accaduto, mi avviavo, accompagnata dalla mia fedele assistente Sancho Panza, in direzione di un qualsiasi negozio di coiffeur, certa di non aver nessun tipo di problemi…..ma un temibile agguato era dietro l’angolo.
Immaginazione, genialità in compagnia stretta delle mie aspettative erano cose semplicemente fiabesche e la ricerca si è rivelata quasi eroica.
Tutto è incominciato con qualche battuta di velata ironia da parte mia, poi mano a mano che il tempo passava e che i negozi saltavano come birilli in un bowling, uno dopo l’altro per la loro inadeguatezza, per “la loro inabilità” ad accoglierci come in ogni situazione “normale” sarebbe accaduto, avevamo percorso ormai circa dieci chilometri in lungo ed in largo per Rieti, senza alcuna soluzione, se non quella di desistere. Ma io, da vera Don Chisciotte non volevo arrendermi all’evidenza dei fatti…ad un tratto ecco comparire da lontano come dal nulla un negozio che ci offriva un’altra possibilità. Avvicinandoci ci sembrava quasi incredibile di aver finalmente messo fine alle nostre ricerche ed ai patimenti dei piedi di Sancho Panza che ormai fumavano sull’asfalto, ed s’incominciavano a vedere le prima scintille uscire dalle dita …”Posso usufruire del suo servizio di coiffeur?” iniziavo timidamente “Non è che anche qui c’è bisogno dell’appuntamento?”
“Ma certo che no, può entrare …”
“Ma c’è il posto per il mio Ronzinante, per fare lo shampo, vero?” continuavo sempre più timorosa di una risposta del tipo”No mi dispiace, …non so che dirle,… non c’è spazio…”e così via all’infinito, ma la risposta era stata più articolata:” Lo shampoo, con tutta la sedia a rotelle? Non credo proprio sia possibile, mi spiace? “
“Ma lo sa che c’è una nuova normativa che obbliga a tenere almeno un posto a disposizione delle persone disabili che vogliano diventare vostri clienti? “
“No, veramente, non saprei, io…comunque ho il bagno per i disabili…”
“Accipicchia, ma va bè, non ho capito cosa centri, che forse lo shampoo per la messa in piega me lo devo fare nel bagno? E’ una nuova moda? Non mi avevano ancora informata, incredibile!”
Mio Dio, non potevo più rispondere delle mie parole e delle mie azioni, avevo deciso di allontanarmi in fretta, non prima di avergli assicurato che la cosa non sarebbe finita lì.
Infatti, non era ancora finita la storia di Don Chisciotte, Ronzinante e Sancho Panza, oramai allo stremo delle forze dopo altre due ore di ricerca, quando avevano trovato in una strada fuori mano una parrucchiera che aveva casualmente, non per sua virtù, un posto dove poter effettuare uno shampoo, ci eravamo sentite dire testuali parole: “Mi spiace, ma non la posso accontentare, lavoro solo su appuntamento il sabato e non c’è posto per lei” e si era rimessa tranquillamente a finire di pettinare una signora, l’unica assieme ad un’altra presenti nel negozio.
Ed è stato lì che la goccia ha fatto traboccare il vaso: ma come ci si lamenta che c’è tanta disoccupazione, che la gente è in crisi perché non sa come sbarcare il lunario, eppure c’è ancora chi può permettersi di rifiutare il lavoro e si può permettere anche di rinunciare ad un atto di gentilezza …. Ma bene! La mia assistente Sancho Panza, ha avuto un moto d’ira e a stento ha trattenuto una serie senza fine di parolacce rumene, perché anche lei è riuscita a compenetrarsi nella situazione di Don Chisciotte e senza allusioni di veri Ronzinanti nella mattinata na avevamo incontrati parecchi. Non sia mai detto che una disabile dovesse andarsi a fare la messa in piega così per caso, certa di non trovare barriere, visto che l’unica che non le ha dato mai problemi su cento, c’è n’è stata sempre una sola: la sua Paoletta, che disgraziatamente deve andare in ferie come fanno un po’ tutti e che mai avrebbe immaginato con questa insospettabile azione di riposo di creare un putiferio in città.
Ed è per questo che la ringrazio e la propongo insieme a Sonia, la sua collega “Parrucchiera dell’anno”, anzi se andiamo avanti di questo passo forse “del Secolo”….
Per concludere, ma solo per ora, sembra che in questo mondo di matti, solo apparentemente sani, la vera pazza sia proprio io, un Don Chisciotte dell’era moderna che riesce a vedere la realtà senza veli, non con gli occhi offuscati dalle idee e dai condizionamenti sociali….
Un giorno mi sono sentita dire e non voglio fare nemmeno il nome di chi ha proferito tali parole, per non attribuirgli alcuna importanza, che: “Io vedo le cose che riguardano la mia situazione perché ora sono così…e quindi le noto…” Io le voglio rispondere che invece è esattamente il contrario di quello che lei afferma perché “ Io sono così , Don Chisciotte moderno, perché vedo le cose che lei non riuscirà a vedere nemmeno fra duemila, ma che dico tremila anni… perché sa guardare solo fino al di là del proprio naso e non un centimetro di più..”
E chi ha orecchie per sentire, ascolti
E chi ha occhi per vedere, incominci a guardare.

La vostra fedele Don Chisciotte
Ci risentiremo molto presto,
per narrarvi un’altra delle mie disavventure

la vostra SHANTI in incognito

mercoledì 15 agosto 2007

I PRINCIPI SONO D'IMPACCIO,L'IPOCRISIA E' UNA VIRTU'




PER LA FEDE POSSO MORIRE, PER UN DOGMA UCCIDO

FRAMMENTI D'IPOCRISIA FRAMMENTATI DA AUTENTICA VERITÀ'

Dal libro di A.C. GRAYLING Il significato delle cose"

" Il coraggio:Gli antichi Greci sostenevano a ragione che le battaglie sulla speranza,l'orgoglio sono molto più a rischio quando ci si avventura nel campo delle idee che non quando si uccide su posizioni diverse dalla vostra, occorre in proporzione più coraggio nella prima situazione".

Seneca: Vivere è di per sé un atto di coraggio.
Riflettere:sempre dallo stesso libro " Chi non riflette sulla vita è conce un forestiero che vaga senza mappa"
Socrate: La vita senza ricerca non è degna per l'uomo di essere vissuta.

Antoine De Saint-Exupèry: Il significato delle cose non sta nelle cose stesse, ma nel nostro atteggiamento verso di esse.

Nella vita serve destreggiarsi con grande coraggio e acume tra modi di vedere che sembrano autenticamente positive e quelle che hanno come elemento centrale l'ipocrisia, molti sono i pericoli se non sei più in grado di vedere con i tuoi occhi quello che vedi, ecco una carrellata di personaggi da me osservati e grazie a Dio cancellati, il primo mostro famelico è il Moralista, ecco cosa dice Grayling su di esso:
"Essi pretendono che gli altri si conformino nelle loro opinioni e cercano di ottenere tale risultato con la coercizione, usando disprezzo sociale, il controllo legale, costoro dimostrano i seguenti difetti:insensibilità,intolleranza,mancanza di garbo,scarsa immaginazione, poca compassione,incomprensione, incapacità di scorgere nell'esperienza umana interessi e esperienze diverse dalle loro, l'arroganza di credere che il proprio atteggiamento sia l'unico accettabile, per difendere le loro azioni, costoro affermano di voler proteggere gli altri dai pericoli, arroccandosi così non solo il diritto di decidere quale sia il bene altrui, ma sostituendosi ai diretti interessati".

John Stuart Mille:Nessuno ha il diritto di prescrivere ad un altro come debba agire, purché nel suo fare non danneggi gli altri.

Quando i moralisti vanno al potere sono una tragedia,infliggono sofferenze a chi sfugge da uno stile di vita diverso dal loro, finiscono sempre per zittire gli animi liberi, riconoscendo nella loro natura e filosofia una minaccia per l'egemonia che desiderano imporre.

Keller: Il più grande risultato dell'istruzione è la tolleranza.

Noi tolleriamo meglio il prossimo quando riusciamo a tollerare noi stessi.

Sin qui la figura del moralista, che pretende di decidere la vita altrui con mezzi mai scritti, usando il libero arbitrio come modello d'azione, ma essi si spingono anche oltre, in epoche moderne fanno gli untori di Manzoniana memoria contro gli esseri creativi, un pericolo per loro, etichettano chi cerca di prendere il meglio del pensiero filosofico di tutte le epoche per trarne benefici come nemici del popolo, ma il libro da me citato indica una soluzione
" Se si riduce una persona ad una etichetta o a una somma di denaro, essa non sarà più fine a se stessa, ma diventerà uno strumento nelle mani di esseri assetati di mire egemoniche".

La soluzione è il coraggio di uscire dal seminato, percorrere vie tue, ecco qualche indicazione utile

Un libero pensatore capace: Se il tuffatore pensasse sempre allo squalo, non metterebbe mai le mani sulla perla.

Eccone un'altro scaccia incantesimi: Tutti noi potremmo essere degli eroi, se solo avessimo il coraggio e fossimo disposti ad affrontare la fatica necessaria per diventarlo, l'unico compromesso che non dovremo mai accettare è quello con la vita.

Ma eccoci con altri personaggi, stiamo per entrare nelle finte fiere delle vanità luccicanti, discorsi quantistici a manetta, Donne scosciate a parlare di atti Umanistici nei confronti del loro prossimo, poi ecco il Dio Denaro entrare in azione, se vuoi avere l'ingresso nel Paradiso sgancia un bel gruzzolo di Sesterzi, così avrai libero accesso all'Eden, in caso contrario....da qui l'interpretazione corretta: controllare i vivi ammonendoli delle loro azioni in vita monetaristiche, allorquando poi passeranno a miglior vita.

Ma ecco qualche utile indicazione scaccia discorsi quantistici

Speranza:Si scopre di più su una persona, conoscendo le sue speranze, piuttosto che osservando quanto ha realizzato, la nostra parte migliore infatti sta in ciò che speriamo di essere.

Ruskin: A rendere degni i nostri sforzi non è tanto ciò che otteniamo grazie ad essi, quanto piuttosto ciò che diventiamo mettendoli in atto.

Ma ecco a rovesciare finti concetti, un tema cruciale, l'istruzione, dati falsi da eliminare, oggi tutto è finalizzato sull'addestramento, spesso tecnocratico, ma è un modo sbagliato di porsi sulla conoscenza, perché l'istruzione non è questa, in effetti il sapere non è finalizzato come braccio per il sistema economico e produttivo, l'istruzione dovrebbe darti degli strumenti quando non stai lavorando, per immettere concetti alti nel tuo vivere, a darti lo stimolo per farti domande, riflettere sulla realtà circostante, per darti libertà intuitiva di pensiero, saper cogliere le montagne d'ipocrisia presenti da tutte le parti, trovate tu stesso soluzioni al tuo vivere, senza dover ascoltare i troppi sputasentenze in circolazione.
Tutto perciò dipende quando concetti Umanistici sono inglobati in una tecnocrazia che tutto prevede, dove tutto è standardizzato, dove lo spazio per la creatività è cancellato, uscire da questa ragnatela significa scappare da chi ti promette l'oblio come premio.

Sofocle: La felicità dipende dalla saggezza.

Ma a far da sfondo ci sono i grandi temi sociali,la droga, l'abuso farmacologico, la criminalità e tante altre cose gravi, chi dovrebbe sconfiggere tali emergenze grida,cerca d'imporre l'odio contro i distruggi società, ma non è il corretto modo d'agire, è legato alla Cultura, ma che per essere tale deve essere fuori dalle logiche egemoniche delle scuole di pensiero odierne, perché se no, si fa il gioco di chi vuole mantenere la società odierna nella precarietà continua, serve che l'individuo sia più libero di riflettere, pensare e prendere decisioni, innalzando i suoi scopi, ma senza dover avere come fardello letale i dogmi assolutistici odierni, così facendo i distruggi convivenza civile non avranno più mezzi in loro possesso, ecco qualche frase intelligente in proposito:
La Rochefoucald: Quando il nostro odio è troppo intenso, ci si pone al disotto di coloro che odiamo.

Ma ecco ritorniamo ai moralisti,il libro straordinario mi da giuste indicazioni, grazie Grayling!

"Quando diventi un numero come appartenente ad un gruppo,ti insegnano ad odiare chi vive con criteri diversi dai tuoi e l'illiberalismo diventa una costante".

Proverbio Spagnolo: Nessuna vendetta è più onorevole di quella non consumata.

Francesco Bacale: Quando ti vendichi, scendi al livello del tuo nemico, ma se si ignora il torto subito sì è superiori.

Ecco quindi il contrasto evidente, le scuole di pensiero e le religioni troppo rigide sono fuori dalle regole del discernimento, perché dovrebbero basarsi sul sapere, sul immettere concetti alti nella società odierna, invece ecco la gramigna del dogmatismo a distruggere tutto, a fare terra bruciata a chi riflette, ragiona con la propria testa, il risultato? La negazione del libero pensiero, mordacchie stringenti al vivere dei singoli individui, il discernimento totalmente assente, i mercanti del disordine ringraziano...

Ma ecco la vera ambizione, autentica, in grado di spazzare via chi prova a racchiude tutti nel vortice della burocrazia corporativa, togliere di dosso corazze ed armature predefinite, in assenza di moralità vere che si fondano sulla riflessione e senza ipocrisie.

Jean De Bruyère: Uno schiavo ha un solo padrone, un uomo ambizioso né ha tanti quante sono le persone che ritiene possano esserle utili.

Ecco quindi la verità, ma che dire di chi ha sfrenate ambizioni di potere egemonico? Serve starci alla larga, sono pericolosi, meglio fare come il libero pensatore a detto prima.

Tacito: Chi punta al vertice del comando non ha alternative tra il massimo successo e la completa rovina.

Ma ecco un tema cruciale, la pace, ma quella interiore,ci sono due tipi di pace, quella positiva è determinata da:buoni rapporti con gli altri, assenza di disagi interiori, coraggio nell'esprimere le proprie idee, che partono da loro stessi, senza mire egemoniche, quella negativa è basata unicamente sulle paure di esprimere ciò pensa, temendo le conseguenze di ciò che vede.

Ma ecco a chiusura di questo percorso affrontare senza specchi deformanti il tema della creatività

George Bernard Shaw: Si usano specchi di vetro per vedere il proprio volto e opere d'Arte per vedere la propria anima.

Ma per cocludere in questo nostro percorso personalizzato, fuori dai pericoli dell'ipocrisia dogmatica ecco tre frasi degne:

Seneca: Per quanto lontano ci si spinga è solo per ritrovare noi stessi

Un pensatore illuminato: Un uomo deve macellare i suoi 100 buoi, pur non sapendo se saranno mangiati dagli Dei o dalle mosche.

Rike: Se la vostra vita quotidiana vi sembra povera, non l'accusate,accusate voi stessi che non siete abbastanza poeti da evocarne la ricchezza.

Se qualcuno cerca di farti entrare nel grande apparato burocratico del dogmatismo cancella vere ambizioni, fondato sul servilismo e una finta meritocrazia, corri via più veloce che puoi.

Albert Einstein: La fantasia è più importante della conoscenza.

Attilio Saletta.

domenica 22 luglio 2007

TERRA BRUCIATA, FILI D'ERBETTA, ORTICELLI RIGOGLIOSI



Poche sentite frasi, dettate dal vivere in pieno la vita, avendo il coraggio dei propri impulsi creativi, vedendo cose nuove accadergli ogni giorno, ma tutte o quasi positive, ma nulla di complicato all'orizzonte, dettato dalla rara abilità di essere riuscito a mai perdere l'entusiasmo per il gioco che voleva recitare in pieno nonostante dall'essere passato da un fallimento all'altro.

Primo atto: decidi di usare e dare libero sfogo al vedere la contemporaneità con i tuoi occhi e senza veli, getti qualche divisa da esercito Napoleonico in ritirata sulle steppe Russe in qualche baule.

Terra bruciata attorno a te, creata ad arte, minacce di essere etichettato " essere dalla mente elastica" e mai minaccia gli è apparsa così bella e rispondente al suo desiderio di cogliere il meglio del pensiero critico di ogni epoca, un pensatore illuminato in suo sostegno

SOCRATE:"Un intellettuale è un tafano che non permette di addormentarsi sui dogmi"

L'incantesimo è sparito, vede tutto distintamente ora, scopre che è attraverso l'umiltà che si è in grado di vedere la vita, inizia a frequentare luoghi umili ma ricchi di significati, una chiesa del 1200, nel piano di sotto un luogo forse leggermente buio, sedie dozzinali,affreschi antichi fascinosi, incomincia a parlare con un uomo che deve avergli parlato molto per molti anni, ora lui desidera ascoltarlo,prova emozioni difficili da trattenere, ma è naturale, si tratta solo per lui di un amico ritrovato, ma una donna come messaggera a spedirlo verso l'autenticità del vivere, come sono distanti per lui eventi mondani ripieni di gente ingioiellata a decantare qualche moderno rito di opulenza con video pieni di cifre da far invidia a qualche listino di borsa,con molti elementi presenti, l'unico assente è l'umiltà parlando di temi cruciali contemporanei.

Secondo atto: fili d'erbetta.

Ecco la terra bruciata è sparita, fili d'erbetta che vanno crescendo in varie parti,sono sufficienti piccoli gesti, un bacio tra due esseri desiderosi di darsi felicità, un bigliettino che lui scrive a lei di pensieri mai scontati, cose da fare sempre nuove, assenza di ordinarieta e cose già prestabilite, meno che mai schemi rigidi da seguire come rotelline, come nel film "Tempi moderni" interpretato dall'uomo con bombetta e bastone, solo seguire l'istinto ed il cuore, ma ancora qualcosa manca, ma è dietro l'angolo.

Terzo atto: orticelli rigogliosi.

l'atto più significativo, lui vive in un luogo fortunato, nelle terre di S. Francesco, l'uomo che faceva dell'umiltà, del candore,del'importanza delle piccole cose la base della sua vita, un contrasto palese completo con chi cerca di dare libero accesso alla spiritualità in base al numero di assegni bancari donati, la più grande agenzia immobiliare esistente cerca di accappararsi nuovi edifici sontuosi, un passaporto monetari stico per l'aldilà, vedi immagini dove viveva S.Francesco, poi dopo un palazzo a dieci piani, c'è qualcosa che non va, no veramente uno è perfetto, un uomo capisce di essere nel posto giusto, dove le cose hanno un senso.

Poi ecco una vista voluta dal caso, si reca al Santuario de La Foresta Francescano, tutto gli appare chiaro, giunge alla sommità della salita, affreschi raffiguranti la passione di Cristo, ma ecco una distesa di orticelli straordinari,verdura, frutta, fiori, apicultura, piante tenute in perfetto ordine, ecco la dimostrazione dei piccoli gesti cosa possono fare, capisce quanto amore, cura ci vuole per mantenere un tale fascino visivo, ma è l'umiltà a fare tutto ciò.
Poi entra nel santuario, il chiosco, il luogo dove il Santo visse,umiltà ricca dominante, rocce dove S.Francesco si recava, ma una percezione appare chiara a lui, qui non esiste alcun dogma, schemi precostruiti e ritualità dominante, finalmente un percorso completato per un uomo ritrovato, ma manca ancora l'apoteosi.

Una sera attesa, la sua donna gli ha parlato a lungo di Fonte Colombo, un'altro luogo tanto caro al Santo, c'è attesa in lui, anche se già qualcosa è accaduto il lui, non fa che ricordarsi degli orticelli rigogliosi del giorno prima, che bella differenza con le poltrone presidenziali che vedeva tempo prima con uomini e donne dalle divise super.....uguali...ora è arrivato, fraticelli con le loro uniformi umili, si respira aria gioiosa, ma autentica, canti prima di un rito liturgico, dove ciascuno può recitare il proprio ruolo, stando in contatto con la semplicità delle cose, nessun accenno quantistico, solo l'esortazione a dar libero impulso ai sentimenti.

Ecco una mangiata collettiva, cibi genuini, sorrisi dello stesso tono, assenza di dialoghi formalistici, poi ecco giochi divertenti, con l'umiltà a dominare la scena, ma è un elemento ricco e che non si esaurisce mai, lui ritorna a casa, orticelli rigogliosi si sono inseriti nella sua vita, semine che saranno determinati dalle piccole cose, e dal'assenza di schemi formalistici, questa sì che è conoscenza.

GRAZIE S. FRANCESCO, IL TUO MESSAGGIO è ARRIVATO FORTE E CHIARO, IL TUO SAIO E' BELLISSIMO!

giovedì 19 luglio 2007

UN GRANDE EVENTO


SIETE INVITATI AD UNO SPECIALE EVENTO.
QUANDO DUE STORIE E LA DANZA SI UNISCONO IN UN UNICO DISEGNO.
LA PRESENTAZIONE DI UN LIBRO SCRITTO DA ELFRIDE BOZZETTO INTITOLATO "L'ARABA FENICE",UNA PARTECIPE DESCRIZIONE DI CHI HA LETTO IL LIBRO, POI GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DI BALLO A.R.A.D.E.S AD INTERPRETARE UNA DANZA HIP POP CONSONA AL TEMA DEL LIBRO STESSO, COORDINATA DALL'INSEGNATE RAMONA MICONI.

POI LA PRESENTAZIONE DI UN'ALTRO LIBRO SCRITTO DA ATTILIO SALETTA
"LA CAVALCATA DEGLI SPROVVEDUTI" QUALCHE PARERE SENTITO DI UN PARTECIPE LETTORE ED A CONCLUSIONE UN BALLETTO ALLEGRO E FURBETTO FATTO DAGLI ALLIEVI DELLA STESSA SCUOLA DI BALLO, MA QUESTA VOLTA UNA COREOGRAFIA DI DANZA MODERNA, CONSONA AL TEMA DEL LIBRO, COORDINATA DAL'INSEGNANTE ERIKA PADOVINI.

COME VEDETE NESSUNA PRESENTAZIONE BARBOSA CON UOMINI DALLA BARBA ARROTOLATA A DECANTARE CONCETTI SERIOSI, ANCHE SE I LIBRI IN QUESTIONE POSSONO TRATTARE TEMI DEL'ATTUALITÀ' CONTEMPORANEA,MA VENGONO TRATTATI COME SI CONVIENE, L'IRONIA, IL DIVERTIMENTO,LA CAPACITA' CRITICA ED IL DISCERNIMENTO.

MA A PERMEARE IL TUTTO IL BALLO ESTETICO,RAGAZZI A MUOVER I LORO ARTI A PASSO DI MUSICHE CONSONE, COREOGRAFIE UMILMENTE FASCINOSE.

QUANDO LA CREATIVITÀ' SI UNISCE IN UN UNICO DISEGNO GLI EFFETTI POSSONO ESSERE DIROMPENTI.

UNA CITTÀ' CENTRO DELL'ITALIA, RIETI, UN LUOGO FASCINOSO NELLA SUA UMILTÀ' IL SANTUARIO FRANCESCANO DE "LA FORESTA", UNA DATA, IL 15 SETTEMBRE DEL 2007, LE SEI SERALI DOVE IL TUTTO PARTIRÀ'.

DI CHE COSA PARLANO QUESTI DUE LIBRI DI DUE SCRITTORI EMERGENTI, PURE COMPAGNI DI VITA E DI AVVENTURA?

IL LIBRO SCRITTO DA ATTILIO SALETTA PRENDE SPUNTO DA UNA FRASE DETTA DA ALBERT EISTEIN "ANALIZZANDO TUTTE LE IDEE, HO CAPITO SPESSO CHE TUTTI SONO CONVINTI CHE UNA COSA SIA IMPOSSIBILE, FINCHÉ' ARRIVA UNO SPROVVEDUTO CHE NON SA' E LA REALIZZA"

5 STORIE CONTEMPORANEE, DOVE I PROTAGONISTI SONO SPROVVEDUTI CHE REALIZZERANNO COSE IMPOSSIBILI, METAFORE DELL'ESISTENTE DALLA CARICA ALLEGORICA EVIDENTE E DALLA RITMICITÀ' SOSTENUTA, FORSE QUALCHE SEMI SERIA INTERPRETAZIONE FILOSOFICA DELL'ESISTENTE, MA SENZA DARSI NESSUNA IMPORTANZA PER LA MISERIA!

MA SONO SEMPRE UOMINI UMILI A FARE LA DIFFERENZA CON LA LORO ESUBERANTE CARICA DI SPROVVEDUTEZZA, UN ULTIMO RACCONTO,UN'INTERPRETAZIONE IN CHIAVA MODERNA DE "I PROMESSI SPOSI" CON SCAMBI DI RUOLO, CON AMBIENTAZIONE LA CITTÀ' DI RIETI.



CIAO, SONO SHANTI, L'AUTRICE DE "L'ARABA FENICE", SONO QUASI CERTA CHE VI CHIEDERETE DA DOVE VIENE QUESTO NOME CHE NON APPARTIENE ALL'OCCIDENTE, MA VIENE DA ABBASTANZA LONTANO, DA UN POSTO CHIAMATO "IL PAESE DEI SORRISI"...CREDO CHE VI SVELERÒ' L'ARCANO SOLO LA SERA DELLA PRESENTAZIONE DEL MIO DIARIO DI VIAGGIO ALL'INTERNO DI UN UNIVERSO MOLTO PARTICOLARE: DOVE VIENE VISSUTA LA SOFFERENZA , IN MANIERA ASSOLUTAMENTE PROPOSITIVA, CON GRANDI ATTESE E GRANDI SPERANZE, DOVE ANCHE I SOGNI PRENDONO FORMA E DOVE SI DIMOSTRA PRATICAMENTE COME L'APPARENZA SIA ASSOLUTAMENTE OPPOSTA ALL'ESSENZA DELLE COSE E DELLE PERSONE. INFINE DELLE INDICAZIONI MOLTO PROFONDE E SPIRITUALI ALLA RISCOPERTA DELLA VITA, QUELLA VERA PERO', NON QUELLA ARTIFICIALE COSTRUITA DAI MEZZI DI MASSA CHE VORREBBERO BANDIRE LA DIVERSITÀ' DI QUALCUNO CHE DIVERSAMENTE ABILE NON SI SENTE AFFATTO, SOLO PERCHÉ' E' MOLTO PIÙ' COMODO ESSERE INDIFFERENTI, ANZICHÉ' IMPEGNARSI AFFINCHÉ' OGNI PERSONA ABBIA LA POSSIBILITÀ' DI ESPRIMERE LE PROPRIE CAPACITA' AL DI LA' DELLA PROPRIA CONDIZIONE FISICA.
LA DANZA E' STATA INSERITA IN QUESTO CONTESTO, PERCHÉ' SONO PROFONDAMENTE CONVINTA CHE CI SIA UN SOLIDALE INTRECCIO FRA LE ARTI, CHE SANNO ESPRIMERE E RAPPRESENTARE IN OGNI CASO I MESSAGGI L'UNA DELL'ALTRA,IN PERFETTA SINTONIA ED EQUILIBRIO
VOGLIO CONCLUDERE DICENDO CHE PER ME L'ANIMO DELL'ARTISTA IN OGNI CAMPO ESSO SI ESPRIMA E' QUELLO PIÙ' VICINO ALL'ESSENZA DIVINA PERCHÉ' VA IN PROFONDITÀ' DI ESPRESSIONE E RIESCE A TRASMETTERE SENSAZIONI ED EMOZIONI INDIMENTICABILI.

VI ASPETTIAMO...


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LA TELA DEL RAGNO E LA CONCHIGLIA DEL PAGURO BERNARDO


CARI LETTORI E AMICI DI SHANTI,
OGGI VI RIVELERO' QUALCOSA DI MOLTO IMPORTANTE PER MOLTE PERSONE, TUTTE QUELLE CHE SI TROVANO IN UNA QUALSIASI DIFFICOLTà E NON SANNO MAI COME USCIRNE FUORI.
IN VERITA' CIO' ACCADE PER UNA MOTIVAZIONE MOLTO SEMPLICE DA COMPRENDERE, MA SOLO UNA VOLTA SVELATA, E CIOE' CHE LA PERSONA IN QUESTIONE, SI TROVA INTRAPPOLATA COME IN UNA TELA DI RAGNO, DALLA QUALE NON SA DISTRICARSI, PERCHE' PIU' SI AGITA, PIU' LA TELA SEMBRA STRINGERLO SENZA LASCIARGLI VIA D'USCITA. l'AGITAZIONE INUTILE E LA RABBIA CHE VIENE SCATENATA DALLA SITUAZIONE SONO REAZIONI ASSOLUTAMENTE CONTROPRODUCENTI, SERVONO SOLO AD INASPRIRE LA CONDIZIONE E A TOGLIERE LUCIDITà ALLA PERSONA.
pOI SI PASSA SE SI E' FORTUNATI E SI ADOTTANO LE GIUSTE MISURE DA QUESTA SITUAZIONE A QUELLA DEL PAGURO BERNARDO E DELLA SUA CONCHIGLIA, E CIOE' DA UNA SITUAZIONE DI PRIGIONIA AD UNA DI SEMILIBERTA'.
IL PAGURO, CIOE' LA PERSONA, IN QUESTO CASO SI SENTE QUASI LIBERO DI SCEGLIERE COSA FARE, MA IN EFFETTI E' TALMENTE LEGATO ALLA SUA CONCHIGLIA CHE ANCHE SE LA' FUORI C'E' TUTTO UN UNIVERSO DA SCOPRIRE, PREFERISCE TENERSI STRETTO IL SUO PICCOLO MONDO , CHE GLI DA ILLUSORIE CERTEZZE DI SICUREZZA.
iN QUESTO MODO LUI SARA' ANCORA PIU' SCHIAVO DI PRIMA E NON SAPRà MAI LANCIARSI NEL VUOTO ANCHE SE UN PARACADUTE LO SPETTA.
MOLTE PERSONE FANNO COME IL PAGUO E LA CONCHIGLIA: SI ILLUDONO DI VIVERE, MA IN EFFETTI STANNO SOLO PORTANDO AVANTI UN RAPPORTO SIMBIOTICO FRA SE STESSI E UN PICCOLISSIMO MONDO SENZA ALTENATIVE.
sONO LE ALTERNATIVE INVECE CHE FANNO CRESCERE, FANNO SVILUPPARE LA CAPACITA' DI SOPRAVVIVENZA, DI ADATTAMENTO E CI POSSONO DARE MOLTE PIU' SODDISFAZIONI.
i RISCHI CI POSSONO ESSERE, MA SENZA AFFRONTARE I RISCHI CHE LE SCELTE DELLA VITA COMPORTANO, CHE VITA E'? A CHE SERVE AVERE UNA CAPACITA' INTELLETTIVA SE POI NON SI SA' PORTARLA A BUON FINE
DISFARSI DEI FARDELLI INUTILI, COMPORTA MOLTI VANTAGGI, IL PIU' IMPORTANTE DEI QUALI E' L'ACQUISIZIONE DI NUOVE ENERGIE, CHE PERMETTERANNO A CHIUNQUE DI PORTARE AVANTI GLI OBIETTIVI ED I SOGNI, PERCHE' NO, DELLA VITA.
UNA CALMA ,DALLA QUALE HA ORIGINE L'EQUILIBRIO INTERIORE, SENZA PIU' TELE DA STRAPPARE , NE CONCHIGLIE DA GETTARE AL MARE, MA SOLO LO SPAZIO FRA CIELO E TERRA, E TANTA VOGLIA DI VIVERE...
LA VOSTRA SHANTI
NAMASTHE'