lunedì 25 giugno 2007

LA TEMPESTA, POI LA CALMA.

Viviamo in un'epoca contemporanea caotica, dove ogni cosa pare essere uguale all'altra, come all'interno di un cader di foglie autunnali, tempeste assurde scoppiano da ogni parte per i motivi più illogici possibili.
Il menù classico di ogni giorno, migliaia di uomini e donne che temono i loro pensieri di libertà creativa per il motivo che non sarebbero capiti, che verrebbero emarginati in qualche angolo buio, non potrebbero partecipare ai falsi vantaggi del conformismo e dei riti dell'omologazione.
Ma qualcuno a suo rischio e pericolo tenta di dare ascolto ai suoi sogni, al proprio cuore, al suo potenziale fantasioso, mille ostacoli da affrontare, indicato come un nemico rovina concetti fissi, non creati dalle persone stesse, semmai da nascosti incantesimi, già inculcati in età scolare e nel proseguo della vita, un perfetto abito calzante immesso dai ciarlatani di professione, un cappotto indossato controvoglia da migliaia di esseri.
L'uomo che cerca di capire il clima tempestoso esistente sembra che voglia crearsi un mondo tutto suo, dinnanzi a centinaia di moderni Rasputin in azione, una sorta di laboratorio personale alla ricerca delle cose autentiche per un essere tacciato di sognatore, un'accusa terribile in questa epoca arida.
Ma egli continua a far muovere i sogni che sono in lui, ma che desidera infondere negli animi del suo prossimo, vive in una casa da singols, quasi un moderno ritiro spirituale, una stanza spoglia, distante anni luce dai suoi pensieri creativi, circondato dall'insensibilità dominante di finti amici, terrorizzati dalla sua libertà di pensiero, loro che sembrano arrogarsi il diritto di giudicare tutti quanti, senza mai dare una valutazione di loro stessi.
Ma lui continua a ricercare qualcosa di vero, distante da ricette preconfezionate dettate da formule finte create per standarizzare gli individui come tante piccole rotelline senza capacità critica.
Ma ecco la salvezza arrivare, i suoi impulsi creativi hanno mosso montagne d'insensibilità, si sono mossi nell'aria, hanno creato energia autentica da turbina idroelettrica, sono arrivati a destinazione, nell'unico fattore che fà muovere le cose, chiamato amore e sentimenti veri, scacciando con un'opera efficace dal suo universo concetti dalla rigidità solida, portati da uomini e donne incapaci d'impulsi creativi e di libertà, anche se si riempiono la bocca di tali elementi fondamentali, siamo alle solite, i tempi passano, le epoche si susseguono, ma nulla cambia, Giulio Cesare e Catilina sono sempre in azione nella rappresentazione del potere, ma quello falso.
Ora per lui la tempesta è cessata, vive con una donna che ama la creatività come egli stesso, la calma ha disteso le sue mani, certo qualcuno cerca di rovinare questo clima, frutto di sudore, sangue,sofferenza e tenacia, sbatte le porte contro loro, ma in realtà quegli esseri sbattono la porta contro loro stessi, invece di liberare le ali alla vita, le tarpano, quanti esseri cercano di far terra bruciata attorno a se stessi?
Ora è tutto chiaro, c'è un fattore mancante nella nostra epoca fintamente moderna, si chiama logica, è sparita, assente dalla vita, al suo posto un cumulo di false verità, ma qualcuno ha tutta l'intenzione di farla tornare in vita, il massaggio cardiaco eficace si chiama amore, che cancella la tempesta da "molto rumore per nulla" per creare perennemente un "sogno di mezza estate", pazienza se qualche moderno Riccardo terzo vagherà per foreste gridando "darei un cavallo per un regno" lasciamolo fare, la vita è meravigliosa quando c'è amore, fantasia e sogni che caminano.

ATTILIO SALETTA.

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