domenica 22 luglio 2007

TERRA BRUCIATA, FILI D'ERBETTA, ORTICELLI RIGOGLIOSI



Poche sentite frasi, dettate dal vivere in pieno la vita, avendo il coraggio dei propri impulsi creativi, vedendo cose nuove accadergli ogni giorno, ma tutte o quasi positive, ma nulla di complicato all'orizzonte, dettato dalla rara abilità di essere riuscito a mai perdere l'entusiasmo per il gioco che voleva recitare in pieno nonostante dall'essere passato da un fallimento all'altro.

Primo atto: decidi di usare e dare libero sfogo al vedere la contemporaneità con i tuoi occhi e senza veli, getti qualche divisa da esercito Napoleonico in ritirata sulle steppe Russe in qualche baule.

Terra bruciata attorno a te, creata ad arte, minacce di essere etichettato " essere dalla mente elastica" e mai minaccia gli è apparsa così bella e rispondente al suo desiderio di cogliere il meglio del pensiero critico di ogni epoca, un pensatore illuminato in suo sostegno

SOCRATE:"Un intellettuale è un tafano che non permette di addormentarsi sui dogmi"

L'incantesimo è sparito, vede tutto distintamente ora, scopre che è attraverso l'umiltà che si è in grado di vedere la vita, inizia a frequentare luoghi umili ma ricchi di significati, una chiesa del 1200, nel piano di sotto un luogo forse leggermente buio, sedie dozzinali,affreschi antichi fascinosi, incomincia a parlare con un uomo che deve avergli parlato molto per molti anni, ora lui desidera ascoltarlo,prova emozioni difficili da trattenere, ma è naturale, si tratta solo per lui di un amico ritrovato, ma una donna come messaggera a spedirlo verso l'autenticità del vivere, come sono distanti per lui eventi mondani ripieni di gente ingioiellata a decantare qualche moderno rito di opulenza con video pieni di cifre da far invidia a qualche listino di borsa,con molti elementi presenti, l'unico assente è l'umiltà parlando di temi cruciali contemporanei.

Secondo atto: fili d'erbetta.

Ecco la terra bruciata è sparita, fili d'erbetta che vanno crescendo in varie parti,sono sufficienti piccoli gesti, un bacio tra due esseri desiderosi di darsi felicità, un bigliettino che lui scrive a lei di pensieri mai scontati, cose da fare sempre nuove, assenza di ordinarieta e cose già prestabilite, meno che mai schemi rigidi da seguire come rotelline, come nel film "Tempi moderni" interpretato dall'uomo con bombetta e bastone, solo seguire l'istinto ed il cuore, ma ancora qualcosa manca, ma è dietro l'angolo.

Terzo atto: orticelli rigogliosi.

l'atto più significativo, lui vive in un luogo fortunato, nelle terre di S. Francesco, l'uomo che faceva dell'umiltà, del candore,del'importanza delle piccole cose la base della sua vita, un contrasto palese completo con chi cerca di dare libero accesso alla spiritualità in base al numero di assegni bancari donati, la più grande agenzia immobiliare esistente cerca di accappararsi nuovi edifici sontuosi, un passaporto monetari stico per l'aldilà, vedi immagini dove viveva S.Francesco, poi dopo un palazzo a dieci piani, c'è qualcosa che non va, no veramente uno è perfetto, un uomo capisce di essere nel posto giusto, dove le cose hanno un senso.

Poi ecco una vista voluta dal caso, si reca al Santuario de La Foresta Francescano, tutto gli appare chiaro, giunge alla sommità della salita, affreschi raffiguranti la passione di Cristo, ma ecco una distesa di orticelli straordinari,verdura, frutta, fiori, apicultura, piante tenute in perfetto ordine, ecco la dimostrazione dei piccoli gesti cosa possono fare, capisce quanto amore, cura ci vuole per mantenere un tale fascino visivo, ma è l'umiltà a fare tutto ciò.
Poi entra nel santuario, il chiosco, il luogo dove il Santo visse,umiltà ricca dominante, rocce dove S.Francesco si recava, ma una percezione appare chiara a lui, qui non esiste alcun dogma, schemi precostruiti e ritualità dominante, finalmente un percorso completato per un uomo ritrovato, ma manca ancora l'apoteosi.

Una sera attesa, la sua donna gli ha parlato a lungo di Fonte Colombo, un'altro luogo tanto caro al Santo, c'è attesa in lui, anche se già qualcosa è accaduto il lui, non fa che ricordarsi degli orticelli rigogliosi del giorno prima, che bella differenza con le poltrone presidenziali che vedeva tempo prima con uomini e donne dalle divise super.....uguali...ora è arrivato, fraticelli con le loro uniformi umili, si respira aria gioiosa, ma autentica, canti prima di un rito liturgico, dove ciascuno può recitare il proprio ruolo, stando in contatto con la semplicità delle cose, nessun accenno quantistico, solo l'esortazione a dar libero impulso ai sentimenti.

Ecco una mangiata collettiva, cibi genuini, sorrisi dello stesso tono, assenza di dialoghi formalistici, poi ecco giochi divertenti, con l'umiltà a dominare la scena, ma è un elemento ricco e che non si esaurisce mai, lui ritorna a casa, orticelli rigogliosi si sono inseriti nella sua vita, semine che saranno determinati dalle piccole cose, e dal'assenza di schemi formalistici, questa sì che è conoscenza.

GRAZIE S. FRANCESCO, IL TUO MESSAGGIO è ARRIVATO FORTE E CHIARO, IL TUO SAIO E' BELLISSIMO!

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